martedì 16 giugno 2015

mercoledì 10 giugno 2015

venerdì 20 febbraio 2015

Manuale per tutelarsi dagli imbecilli.

Scrivo questo argomento per portare il mondo a conoscenza di quanto è duro convivere con una branca di persone che purtroppo è sempre in continuo aumento nella nostra vita quotidiana. L’imbecille. Per prima cosa, è da valutare una importante didascalia studiata in base a degli individui di cui portano vantaggi e danni a sé stessi e agli altri. Da questi parametri, emergono: Gli intelligenti: che studiano strategie a proprio vantaggio e a quello degli altri, e non se lo scrivono sulla maglietta, ma devono essere gli altri a dirlo. Gli sprovveduti che danneggiano sé stessi e avvantaggiano gli altri, senza saperlo. I banditi che danneggiano gli altri per trarne vantaggio a se stessi, e sanno di farlo. E infine come da stesura gli stupidi o meglio identificati come gli imbecilli che danneggiano gli altri e allo stesso tempo sé stessi. Quindi: gli stupidi danneggiano l’intera società gli stupidi con il potere fanno più danni degli altri gli stupidi sono più pericolosi dei banditi perché le persone intelligenti possono capire la logica dei banditi gli intelligenti sono vulnerabili dagli stupidi perché vengono sorpresi dall’attacco e non riescono ad organizzare una difesa razionale perché l’attacco non ha alcuna struttura razionale ed è imprevedibile. Sulla categoria degli imbecilli che risulta essere la peggiore di tutte, si concentrano delle leggi ordinate per aiutare chiunque a distinguerli e a difendersi: Purtroppo, ognuno di noi sottovaluta sempre e inevitabilmente il numero di individui imbecilli in circolazione e quindi, si è intralciati e ostacolati nella propria attività da individui testardi nella loro stupidità, che purtroppo, compaiono improvvisamente ed inaspettatamente nei luoghi e nei momenti meno opportuni e parlano proprio perché non capiscono. Dargli un valore numerico rispetto al popolo è inutile visto che qualsiasi stima non sarebbe altro che una sottostima. La probabilità che una persona sia imbecille è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa. Quindi dal sesso, età, religione, dalle condizioni ambientali, etniche e infine d’educazione. Una persona è imbecille quando causa un danno ad un’altra o ad un gruppo di individui senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno. Quelli che non sono imbecilli sottovalutano sempre il potenziale nocivo di queste persone, dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui del genere, alla fine, risulterebbe un grande errore. L’imbecille è il tipo di persona più pericolosa che esista, perché, al contrario di qualsiasi altra categoria, lo è talmente tanto che non è cosciente di esserlo e lo rende più pericoloso di altri che sanno di essere pericolosi. Riassumendo come riconoscerli: L'imbecille, per sua natura, infastidisce e danneggia il prossimo, non ci ricava niente, anzi ci rimette anche se no lo sa. Il cattivo a volte si riposa, l'imbecille mai. L'imbecille non ha niente da dire e lo ribadisce continuamente. L'imbecille trasforma l'utile in inutile attraverso il dannoso. Contro gli Imbecilli, anche Dio combatte invano. L'imbecille si annida ovunque. L'imbecille non ti abbandona mai soprattutto quando non ne hai bisogno. L'imbecille è ciò che più si avvicina al concetto di infinito. Più si è imbecilli e più si sente forte il desiderio di farlo sapere. Figuratevi che addirittura che qualcuno sente la necessità di firmare anche fogli bianchi pur di scrivere il suo nome che rappresenta un imbecille. Come comportarsi? 1. Ignorarlo, in quanto la natura la già punito. 2. Combatterlo. Io, personalmente, mi orienterei per la prima, visto che risulterebbe una partita persa contro chi è affetto da questa brutta patologia. A quanti di voi nella vita e' capitato di conoscere un imbecille. Questo vi ha portato a livelli di irritazione immensa e avete tentato il tutto per inculcargli qualche idea sensata senza nulla ottenere. Chiaro, non ce la farete mai è una partita persa dall’inizio, anzi rimane repellente e non capisce che è per il suo bene. Comunque una persona imbecille è sempre più felice di voi (vedete vi do degli intelligenti a voi che leggete e che state attenti a tutelarvi dagli imbecilli). A patto che, ovviamente non sappia di esserlo come precedentemente scrivevo. Sapete che se vi ritrovate con il conto in banca in rosso o quasi, la persona sensata, intelligente forse non ci dorme la notte perchè riflette sulle cause. L’imbecille se ne frega e si va a giocare gli ultimi tre euro alla macchinette, e magari vince pure e pensa vedi come si fanno i soldi, a lavorare vanno le persone che non capiscono. In caso di una visita medica e di una diagnosi non bellissima, più si e' intelligenti e colti, più si sa e più ci si preoccupa, l'imbecille chiaramente va a giocare. E così e' per tutte le cose e non conviene mai discutete con un imbecille. Poi subentra l'invidia, perché l’imbecille è pure invidioso. Mentre lui stava giocando e voi lavorando e vi siete creati qualcosa lottando, adesso vi porta invidia e come dico e penso sempre io è una brutta bestia. Non capisco come mai le persone possono provare o sentire un sentimento del genere, se un'altra possiede un bene o una qualità, e l’imbecille arriva addirittura a provare astio e un risentimento tale da desiderare il male e il fallimento di colui che ha quel bene o qualità. Io credo che l’imbecille portando un immenso rancore per la felicità altrui che vorrebbe per sé oltre ai beni che l’altro ha conquistato strategicamente, poiché invidia sostiene che li possedete immeritatamente e dovete essere puniti per questo anche con l'espropriazione. Secondo me non sa l'invidioso che fatica e sacrificio c'è dietro per ottenere quel bene, che in questo mondo non è tutto dovuto, ma bisogna andare avanti con onestà, sempre sulla propria strada per raggiungere l'obiettivo prefissato senza mai mollare e godere di quel bene o di quella felicità raggiunta. In conclusione io posso essere contento se la persona si è realizzata o ha qualche bene in più di me, perchè vuol dire che in quel momento ha potuto, voluto, lottato e creduto per arrivare a quella condizione. Concludo oggi dicendo che spesso neppure una pazienza estrema riesce a tollerare gli imbecilli in quanto se non gli dici di esserlo pensano che ti hanno ingannato e non ti sei accorto. Auguro a tutti di avere a che fare con meno imbecilli possibili e di avere tanta pazienza e poca forza in quel momento per non eliminarli definitivamente. Ogni riferimento a fatti e persone realmente accaduti è da ritenersi puramente casuale. Questo scritto nasce come manuale per convivere nel mondo con l’imbecilli.